Venerdì 29 aprile 2022, ore 18.30

CIAC – Centro Italiano Arte Contemporanea

Evento conclusivo della mostra “SHOZO SHIMAMOTO / GRANDI OPERE”


Marco Scolastra (pianoforte)
Italo Tomassoni (voce narrante)

John Cage e Shozo Shimamoto. Il silenzio come musica. La pittura come azzardo. è l’evento con cui, la Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno intende concludere il progetto espositivo “SHOZO SHIMAMOTO / GRANDI OPERE” promosso e realizzato in collaborazione con la Fondazione Morra di Napoli.

Un evento culturale che origina dalle caratteristiche dell’attenta retrospettiva che ha ripercorso le esperienze dell’artista giapponese dagli anni d’esordio alle performance realizzate in Italia nei primi anni del XXI secolo, facendo emergere i numerosi intrecci fra la cultura d’appartenenza e le contemporanee ricerche artistiche negli Stati Uniti d’America.

Non a caso, le sperimentazioni Gutai interessano le più rilevanti personalità occidentali del tempo; nel 1957 Tapié si dirige verso il Giappone, nel 1960 giungono Peggy Guggenheim e John Cage, il quale tornerà nel 1962 in compagnia di Clement Greenberg, Jasper Johns e Robert Rauschenberg per visitare l’Osaka Art Gallery, dove si concentrano le forze creative del gruppo giapponese.

Nella totale assenza di regole e categorie, le composizioni musicali Gutai emancipano l’elemento della casualità: Shimamoto, nei contributi per il “Gutai Journal”, chiarisce il suo rifiuto per la linearità della composizione. Come testimoniano alcune produzioni audio, oggi conservate al Centre Pompidou di Parigi e all’Ashiya City Museum of Art and History, protagonista delle sue composizioni musicali è la tonalità, l’essenza materica del suono a discapito di una combinazione armonica degli elementi compositivi. Non casualmente, nel 1966 Allan Kaprow definisce Shimamoto il “pioniere dell’happening”.

Dunque, a unire le ricerche artistiche di Shimamoto e Cage sono la sperimentazione performativa, la volontà di terremotare qualunque categoria, l’abbandono dei codici espressivi tradizionali e l’interesse per l’elemento della casualità, dell’imprevisto. Entrambi gli artisti attivano un contesto d’azione che supera i limiti della notazione convenzionale (Cage) e del confine spaziale della tela (Shimamoto), attivando momenti di partecipazione collettiva e collaborativa con il pubblico. Presenza, fisicità e nuova organizzazione degli spazi temporali: è in questi tre aspetti che si intrecciano le ricerche condotte da Shimamoto e Cage.

All’interno delle sale del museo Ciac, in dialogo con le opere della mostra, John Cage e Shozo Shimamoto. Il silenzio come musica. La pittura come azzardo. è dunque un’arena d’azione entro cui il pianista Marco Scolastra esegue dieci testi di John Cage, La Monte Young ed Erik Satie, intervallati da interventi di Italo Tomassoni. Un omaggio a due grandi voci della sperimentazione del XX secolo, una manifestazione performativa che mira a tracciarne le coincidenze tecniche.

L’evento è integralmente sostenuto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno che conferma una linea di sensibilità culturale e di attenzione nei confronti del panorama artistico di riferimento concorrendo all’incremento dell’offerta culturale interdisciplinare.

L’ingresso è gratuito fino ad esaurimento dei posti disponibili.