La Fondazione ha cercato, congiuntamente ai soggetti istituzionalmente a ciò deputati, sia pubblici che privati, di farsi carico di alcune tra le più avvertite esigenze delle categorie deboli della società, mediante il sostegno assicurato alle associazioni locali che operano con lodevole impegno conseguendo eccellenti risultati.
Le aree del disagio sociale sono state individuate tra disabili, anziani, indigenti, tossicodipendenti, unitamente alle esigenze nascenti da fenomeni emergenziali.
Il settore del “Volontariato, Filantropia e Recupero delle Tossicodipendenze” riveste una centralità precipua per le molte intersezioni di carattere istituzionale e settoriale che comporta. In quest’area la collaborazione tra servizi sociali, sanitari ed educativi è un passaggio imprescindibile per creare una rete di servizi efficace ed efficiente.
La Fondazione, consapevole che gli interventi fondamentali devono necessariamente rapportarsi ai percorsi di sviluppo e di completa autonomia di tali realtà del no profit, ha sostenuto con propri contributi, in via sussidiaria rispetto all’intervento pubblico, il maggior numero di iniziative. Si è riservata attenzione particolare ad una progettualità in campo sociale di tipo innovativo e complementare rispetto a quelle svolte da altri soggetti pubblici o privati

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