In occasione dei primi 30 anni di attività, la Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno, nell’ambito della propria azione di promozione e diffusione della cultura e in coerenza al proprio impegno nella conoscenza e produzione di iniziative nell’arte contemporanea, parteciperà alla 59. Edizione della Biennale di Venezia quale donor del Padiglione Italia (22 aprile -27 novembre 2022). In particolare, la Fondazione Carifol supporterà la mostra “Storia della notte e destino delle comete” di Gian Maria Tosatti, unico artista ad esporre al Padiglione Italia. La presenza della Fondazione sarà declinata con la seguente indicazione “Ciac – Centro italiano arte contemporanea di Foligno” in tutti i materiali di comunicazione, pubblicità, nel colophon del catalogo di mostra e in sede di mostra, con l’obiettivo di valorizzare e far radicare l’esperienza artistica del progetto Ciac e la vocazione in tale senso della città di Foligno. Il presidente della Fondazione Carifol, Umberto Nazzareno Tonti:
“Crediamo che supportare progetti culturali di tale valenza (riconducibili al Ministero dei beni Culturali e quindi di rilievo artistico in prospettiva nazionale ed internazionale) non possa che essere non solo un sostegno alla promozione della cultura in generale ma anche un investimento per il nostro territorio per ampliare la capacità di offerta formativa ed artistica della Fondazione e del Ciac, confermandone la sensibilità e il ruolo in tale settore e in ultima istanza anche per potenziare la vocazione turistica della città.
Decisiva, infatti, sarà non solo la presenza della Fondazione e del Ciac all’interno di tale circuito culturale, ma anche la circostanza che tale partecipazione permetterà alla Fondazione Carifol di poter ordinare nel 2023 e al Ciac una mostra dedicata all’artista Gian Maria Tosatti (quindi con possibilità di esporre alcune sue opere oggi presenti al Padiglione Italia) ed inoltre l’artista Tosatti donerà alla stessa Fondazione una di queste sue opere così da arricchire la collezione permanente di arte contemporanea della Fondazione. Un’opera evidentemente destinata ad acquisire valore (anche patrimoniale) nel tempo. Ciò senza sottacere la valenza e il richiamo anche mediatico che tale operazione culturale potrà avere in termini di interesse e sviluppo delle attività del Ciac (che ha 13 anni di vita) e di relazioni e in una prospettiva di potenziale ampliamento dell’offerta culturale locale, consolidando l’attrattività e vocazione artistica e turistica della città di Foligno.